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martedì 20 gennaio 2015

Care Vecchie Strisce



Delle riminescenze scolastiche la cosa che più ricordo con simpatia sono i diari. Il diario Vitt, il diario BC (ominidi dell'età della pietra "Before Christy") e le strips di Charlie Brown. Diceva un mio compagno di classe: "le strisce dei miei diari mi danno più lezioni di vita rispetto a tutti i libri scolastici che mi porto appresso". L'ironia surrealista delle strisce scaturite dal genio di Jacovitti rappresenta, a mio avviso, una sorta di analisi sociologica che descrive il tipico carattere italiano. Cocco Bill, pistolero ciabattone e confusionario, si muove all'interno di improbabili scenari tra salami sorridenti, vermi pensanti, ragni sospettosi e, in groppa al suo cavallo un po' filosofo ed un po' cialtrone,  risolve in modo cruento le varie situazioni in cui si rende protagonista. BC rappresenta invece uno spaccato della società preistorica che ammicca a quella americana progressista di cui fa parte il suo autore. Nel prefigurare un futuro incerto, il cavernicolo si impegna in opere inconcludenti, con l'ironia e anche un po' di scarcasmo di chi, in fondo, ha poco da perdere. Per finire poi con il puro genio poetico di Charles Shulz e le sue Peanuts, noccioline di filosofia, di saggezza, di argutezza, di ironia, di logica, di sociologia e anche, inesorabilmente, di cattiveria e che ha messo in strips tutte le paranoie dell'uomo moderno utilizzando la finta innocenza dei bambini che spesso sanno essere più spietati e diretti rispetto agli adulti. Ebbene sì, rimpiango quei momenti di serena lettura in cui condividere con gli amici le gags delle care vecchie strisce. A volte mi sento come il "vetusto" Charlie Brown che con le sue problematiche esistenziali ha fatto crescere milioni di persone e mi appello al suo buon senso ed alla sua malinconia condividendo questa sua azzeccata affermazione:


 immagine tratta da oradireli.com

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