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martedì 16 giugno 2015

G.U.T.

Foto tratta da: www.meteoweb.eu

"Great Unified Theory" (GUT), la grande teoria unificata, essenza della ricerca umana e miraggio della definitiva risposta all'ontologica domanda sempiterna: perché esistiamo? Sì, unificazione dei campi di forza, molteplici vibrazioni delle superstringhe che creano e trasformano materia ed energia. Il tutto in un'unica soluzione che definisce e comprova l'interazione delle onde-particelle nell'ambito delle leggi della meccanica quantistica. Si sperimenta l'effetto transitivo della simmetria per cui ciò che appare sono le innumerevoli facce della stessa cosa definita da un'unica legge. Il sapere si conforma alla conoscenza del nostro fisico esistere tramite la molteplicità di un unicum in una fusione dell'ossimoroco paradosso filosofico della sfera di Parmenide con il panta rei di Eraclito. 
Per la fisica.

GUT, ovvero "Great Unified Theology".  
L'uomo, nella necessaria motivazione esistenziale, si rivolge all'ignoto, alla non falsificabile interdizione epistemologica della scienza. Assume credenze e invoca devote preghiere alla divina essenza per valicare il limite vitale imposto dall'incomplezza e dall'inconsistenza. Il Supremo è il puro unico spirito e le sue molteplici rappresentazioni sono le vibrazioni sincretiche di tutte le teologie. L'uomo, nei suoi articolati popoli, nelle diverse peculiari etnie, singolare indigeno apolide terrestre, depone la sua fede extraterrena in un'unica ed onnipotente trama divinatoria.
Per la metafisica.

mercoledì 3 giugno 2015

Tragica Ironia Spagnola



Immagine tratta da http://www.lticdonmilani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=63



Fece orrenda strage il morbo pandemico spagnolo. Milioni di cadaveri furono sepolti, ma altri godettero di maggior grazia superando le spire malefiche. Il racconto orale narra una vera vicenda vissuta in un romito luogo di campagna nell'anno domini 1919. Una ragazzina, di tre amiche inseparabili appena adolescenti testimoni dell'olocausto mondiale della grande guerra, contrae l'infame. Sbigottimento ed incertezza delle altre, ma scelte differenti. La prima, travolta da pauroso panico condiviso, nega qualsiasi contatto. L'altra, mossa da pietosa e struggente amicizia, reca ogni giorno conforto al sofferente giaciglio. Dopo alcune settimane si compie il prodigioso miracolo e l'allettata risana e torna a nuova vita. Si teme ora per la compagna devota all'opera di carità ma, forse per divina intercessione o per umana costituzione, rimane immune. S'avvera invece l'inverosimile e la terza contrae malattia e dopo alcune settimane decede. Nessuna morale viene dedotta. Nessun proclama intriso di falsa ideologia altruista. Rimane il doloroso pianto di due amiche ed il ricordo perenne della loro amicizia spezzata da infausto fato.
L'immune donna era mia nonna.