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mercoledì 20 maggio 2015

Abominio Galileiano

Galileo Galilei - Hulton Archive / Getty Image 

Lo sguardo dentro all'occhiale del cannone non lasciò dubbi e Giove 
si beava delle movenze delle sue amanti che attorno a lui danzavano. 
Di Gea quindi, la madre terra, si ripudiava il centro a cui tutto orbita. 
L'accusa fu veemente non solo per l'oltraggio al sacro scritto, 
congetture teologiche di senso divino, ma per la detronizzazione del 
temporale potere ponendo l'uomo universalmente a margine
Non più centro e nemmeno periferia, ma ogni luogo in nessun centro.
L'abominio del verbo vilipeso sottendeva silente l'insostenibile attributo 
del dominio clericale la cui inneggiante univoca podestà veniva così 
demolita con reductio ad absurdum per decentramento del massimo sistema.
Condanna a memoria dell'infame abiura.

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