Foto di Eugenio Acran
La morte è come un viaggio.
Sei solamente andato da un'altra parte.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Ti chiamerò con il nome che ti ho sempre dato, che mi è familiare.
Ti parlerò nello stesso modo affettuoso che abbiamo sempre usato.
Non cambierò tono di voce non avrò un'aria solenne o triste.
Continuerò a sorridere per tutto ciò che ci faceva divertire.
Di quelle piccole cose che tanto ci prendevano.
Penso sempre alla tua serenità e al tuo modo ironico di affrontare la vita.
Pronuncerò il tuo nome come se tu fossi qui vicino a me.
Senza alcuna esitazione o malinconia.
La vita conserva il significato che ha sempre avuto per noi: semplicità.
Una catena integra che non si spezza.
Ritroverò il tuo spirito.
Il nostro sorriso sarà la nostra pace.
Liberamente tratto da Sant'Agostino di Tagaste vescovo d'Ippona
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