Ecco riappare il ricordo
S'apre da un aspido cardo
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S'apre da un aspido cardo
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Un paesaggio riflesso nell'acqua
S'increspa in fatue immagini
Che il logorio del tempo trasforma
In diafane visioni fallaci
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Rumori lontani e distorti
Sibilano nelle notti oscure
Suscitando insonni paure
Di cui rimane una labile traccia
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Un'esile nenia onirica
Flebile bisbigliar di voce
Da un roco anfratto umido
Da un roco anfratto umido
Si espande nel silenzio tacito
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Un girotondo di liriche danze
Cullano le mie rimembranze
by Eugenio Acran
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