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martedì 4 febbraio 2014

E' Crisi Per Tutti

 Ovviamente l'alunno con gli occhiali è il secchione della classe.

Immagine tratta da: 
 https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-frc3/t1/q71/1781862_10201232183312525_614355846_n.jpg

martedì 21 gennaio 2014

L'Inglesina


Illustrazione - Baby peeking fuori da una carrozzina

http://it.123rf.com/photo_8754258_baby-peeking-fuori-da-una-carrozzina.html
  
L’ho difesa strenuamente, tesoro mio, la tua Inglesina blu del 98; 
ha superato due traslochi, ha lottato e vinto facendosi spazio tra valige, alberi di Natale e biciclette stipate nel garage. 
Non voleva andarsene; troppo bella, tutta cromata – sì, sì come la motocicletta di Battisti – con la sua imbottitura ancora candida e intatta. 
Anche dopo anni vedevo ancora il tuo musetto ridanciano incastonato al suo interno – sì, sì, come il diamante in mezzo al cuore di “Almeno tu nell’Universo” – una gemma ben custodita, preziosa e amatissima.
E poi ho capito che comunque non avrei scordato nulla e ho trovato il coraggio di regalarla a una mamma che forse aveva qualche difficoltà, ma la cui bambina aveva senz’altro diritto alla propria piccola Rolls Royce dove, come ben sapeva Marilyn Monroe, si piange meglio che sui vagoni del metrò.

By Letizia Tonello vincitrice per l'anno 1998 del premio "50 Anni di storie d'amore"


venerdì 17 gennaio 2014

Il Creatore Del Nulla

Buco nero 3d Buco Nero - tratto da www.carlocestra.com - Digital's Productions

Ammiro il grande cosmologo e fisico matematico inglese Stephen Hawking.  Ho letto anni fa il suo famoso libro di divulgazione edito nel 1988 "Dal Big Bang ai Buchi Neri". Non ho invece letto il suo trattato "la Grande Storia del Tempo" del 2005. Di questa opera il canale televisivo scientifico Focus ha tramesso recentemente un servizio nel quale se ne spiegavano i passaggi salienti e le conclusioni che lo scienziato britannico ha tratto in relazione all'evento del Big Bang ed alla creazione dell'universo. In esso si afferma, con supporto di provati elementi scientifici, che l'universo non è stato creato, ma è sorto dal nulla, perchè il totale positivo della materia-energia contenuta nell'universo è esattamente uguale alla sua negatività dando come risultato una somma zero. L'esempio riportato dal servizio televisivo proponeva un uomo che, scavando nel terreno, innalzava un cumulo di terra che rappresentava la materia-energia positiva, producendo di conseguenza un buco nel suolo che rappresentava la negatività lasciata da questa attività. Prima dell'inizio dell'universo tutto questo "Nulla" era contenuto, in base alla teoria del Big Bang, entro un buco nero primordiale di dimensioni infinitamente piccole (circa le dimensioni di un protone) e di potenzialità tendenti all'infinito. Il servizio metteva quindi in risalto l'assoluta certezza da parte del grande scienziato che nessun dio è intervenuto per creare l'universo in quanto l'universo si è formato dal nulla contenuto in un punto infinitamente piccolo in cui non c'era niente. Dire quindi, aggiungo io, che una divinità ha creato un nulla dal quale si è poi formato l'universo è una contraddizione in termini. Infatti la religione monoteista afferma che dal nulla la divinità ha creato il mondo, ma non che ha creato il nulla in quanto l'uno è esattamente l'opposto dell'altro. Non si può pensare che una divinità che ha creato tutto, anche la logica matematica, ne possa violare arbitrariamente la seconda legge senza dare nell'occhio alla limitata mente umana (anch'essa da lui creata). Ad ulteriore riprova dell'enunciato scientifico proposto, il professor Hawking afferma che avendo il tempo entro un buco nero valore zero (comprovato ineccepibilmente dalla teoria della relatività di Einstein), nessuna divinità disponeva di tempo per creare l'universo. Visto poi  che il tempo ha avuto inizio con il Big Bang proprio a causa dell'esplosione del buco nero all'interno del quale il tempo non esisteva, nessuna divinità poteva avere "prima" il tempo di fare qualche cosa visto che esso non esisteva.
Scientificamente parlando tali affermazioni sono ineccepibili soprattutto perché chi le enuncia è la massima autorità vivente in materia e perchè supportate da complicati ed articolati passaggi di scienze come la matematica, la fisica, la chimica e dalle due grandi teorie della fisica contemporanea dettata da un lato dalla teoria della relatività per la cosmologia e dalla teoria quantistica per la composizione atomica e subatomica della materia.
Ora vorrei esaminare queste affermazioni prendendo le giuste distanze sia dall'ateismo più convinto sia dalla fede religiosa più devota rischiando di passare per agnostico (inteso come disinteresse totale per entrambe le posizioni) e relativista  (inteso come possibilista per entrambe) ma tentando di analizzare le diverse posizioni in modo equo ed appropriato.
Stephen Hawking ha affrontato il problema della creazione per intervento divino ponendo esclusivamente argomentazioni scientifiche e non teologiche. Questo è ovvio ed insito nel fatto che lui è per l'appunto uno scienziato e non un teologo. Il punto formale sul quale però il professore non è stato convincente dal punto di vista teologico è la questione del tempo. Quattrocento anni dopo Cristo il teologo cattolico Sant'Agostino da Ippona affrontava proprio il tema della creazione dell'universo. Il nodo cruciale della sua esposizione fu proprio la questione del "tempo". Nel libro XI del suo trattato "Le Confessioni" in merito alla meditazione del primo versetto del libro della Genesi, "In principio Dio creò l'universo", egli definisce "forse pieni della loro vecchiezza", vecchiezza intesa come materialità della carne che si corrompe, chi si è posto la famosa domanda: "Cosa faceva Dio prima di creare il cielo e la terra?". Agostino è veramente bravo dal punto di vista teologico nel rispondere a questa domanda deplorando la risposta che qualcuno ironicamente si affrettò a dare nell'affermare (in variante): "Prima di creare l'universo Dio creava l'inferno per condannarci tutti quelli che si ponevano questa domanda". Agostino afferma, al contrario, che a questa pertinente domanda non bisogna rispondere in modo ironico, ma tentando di capire. Ed è qui il punto cruciale che forse il professor Hawking non ha mai letto o forse volontariamente ha eluso nella sua conclusione. Il tempo, afferma Agostino, non esisteva prima che Dio creasse l'universo. In sostanza egli punta il dito contro quell'avverbio di tempo contenuto nella domanda, quel "prima" che dal punto di vista teologico è privo di senso. Dio infatti, afferma Agostino, non ha tempo. L'uomo non vive un presente perfetto, nel senso che il futuro è ancora al di là del divenire sospinto da un passato che è già remoto e l'uomo non riesce assolutamente a cogliere il tempo presente che è invece l'unico tempo di Dio, appunto onnipresente e perfetto. Esiste quindi una sostanziale differenza tra il "non-tempo" divino ed il "tempo" dell'universo misurabile dallo scibile umano. Nessun nesso esiste tra l'uno e l'altro. Il presente continuo divino non trova concezione nella rappresentazione del tempo umano cosmologicamente inteso. Ecco dunque l'affermazione teologica che attacca la certezza dello scienziato sull'assoluta impossibilità di un intervento divino nemmeno nella creazione del nulla contenuto nel buco nero primordiale. Se il tempo è solo movimento cosmologico in cui esso si azzera nella singolarità del buco nero, nulla toglie che sia concepito da chi è trascendete al tempo cosmologico stesso perchè da lui creato.
Resto quindi dell'idea che se dal punto di vista scientifico nulla si può eccepire alle affermazioni del professor Hawking, dal punto di vista teologico il problema è già stato eccepito e risolto.
Si ritorna perciò alla fondamentale domanda posta dall'uomo a se stesso: credere o non credere? Avere o non avere la fede? Penso comunque sia riduttivo dare risposte a queste eterne domande che forse risposte non hanno. Indipendentemente dal credo o non credo di ognuno, io ringrazio chicchessia per l'esistenza del professor Hawking che oltre ad essere un valente scienziato egli è soprattutto un grande uomo che si è posto domande ontologiche a cui ha dato risposte scientifiche.

venerdì 27 dicembre 2013

Abbiamo Tutti La Nostra Spoon River

1930, Grant Wood, American Gothic,. Pubblicato da Domenico Olivero 

"Non al denaro non all'amore nè al cielo", é il disco del 1971 con la raccolta di nove canzoni che Fabrizio De André trasse liberamente da alcune poesie dell'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Ho pensato che se  il grande cantautore genovese fu ispirato dall'opera poetica dell'Antologia, valesse davvero la pena di leggerne le poesie. Così, dopo anni in cui mi ero ripromesso di acquistarne il libro, finalmente l'ho comperato in una di quelle bancarelle di libri che si trovano nei mercatini delle città.
L'Antologia, come affermò lo stesso autore, é un compromesso tra narrazione e poesia. Masters immagina che nel cimiero di Spoon River ogni tomba riporti in versi l'autobiografia narrata in forma di epitaffio da ogni singolo defunto che racconta in episodi salienti la propria vita e la propria morte. Mi ha colpito l'originalità dell'autore nel descrivere i molteplici vissuti di persone appartenenti ad una comunità che racconta se stessa in forma liberatoria, narrando la propria storia e le proprie attività in relazione ai rapporti sociali in essa contenuti. Ma quante Spoon River ognuno di noi potrebbe raccontare? Soprattutto per chi ha vissuto per un lungo periodo in una piccola città di periferia avendo conosciuto, magari non direttamente, molte persone che lì vi hanno trascorso la loro vita e sono morte. Oppure apprendendo il trascorso di vita di molti defunti attraverso la memoria di parenti o amici che sono stati testimoni diretti o indiretti delle loro vicissitudini. Ciascuno di noi, per chi ha memoria della propria identità come membro del proprio gruppo sociale, può ricordare volti, nomi, storie di chi è defunto e sepolto nel cimitero del proprio paese. Ti sovviene a volte, percorrendo i viali del camposanto, di ritrovare persone di cui avevi perso ogni traccia, ma non il loro ricordo. Rivedi improvvisamente volti e nomi che hanno rappresentato parte del tuo vissuto. Un senso di oppressione pervade la mente sapendo che ora queste persone non sono più tra noi. Un vuoto senso di impotenza ti stringe come un nodo alla gola, non riuscendo a capire perché ciò avvenga e ti rammarichi di non aver avuto occasione di parlare più spesso con loro e di non poter più sentire le loro storie, udire la loro voce, ascoltare i loro desideri, rincuorare le loro delusioni. Spesso il ricordo inganna la realtà dei fatti trasformando episodi ritenuti trascurabili nel momento in cui accaddero in epici momenti indimenticabili. Cose  che quando accaddero all'epoca delle loro manifestazioni furono sgradevoli, si rivivono oggi come dolci ricordi. Sembra che il tempo, esorcizzando il lutto della scomparsa, provochi un effetto distorsivo sulla visione del ricordo degli episodi accaduti nel passato. La mente rimuove gli effetti negativi degli accadimenti di vita vissuta e lascia  trasparire solo un piacevole ricordo che rasserena l'anima e pacifica lo spirito. 
La metafora perfetta della distorsione visiva del tempo che passa é rimata, tra le righe dell'Antologia, dalla poesia di "Dippold l'ottico":

Che cosa vedi adesso? 
Globi di rosso giallo e viola.
Un momento! E adesso?
Mio padre mia madre e le mie sorelle.
Sì!  E adesso?
Cavalieri in armi, donne bellissime, volti gentili.
Prova questa.
Un campo di grano - una città.
Molto bene! E adesso?
Un giovane donna con degli angeli chini su di lei.
Una lente più spessa. E ora?
Molte donne con gli occhi luminosi e le labbra aperte.
Prova questa.
Solo una coppa su un tavolo.
Oh, capisco! Prova questa lente.
Solo un spazio aperto - non vedo niente di particolare.
Bene, adesso?
Pini, un lago, un cielo d'estate.
Così va meglio. E adesso?
Un libro.
Leggine una pagina.
Non posso. I miei occhi sono trascinati oltre la pagina.
Prova questa lente.
Profondità d'aria.
Ottimo! E adesso?
Luce, solo luce, che trasforma tutto il mondo in giocattolo.
Molto bene, faremo gli occhiali così.

(da "Antologia di Spoon River" di E.L. Masters - New York -1915).